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06/05/2025 18:25
Il futuro dello stadio Meazza sembra ormai segnato, e a dettarne la rotta è proprio il sindaco del capoluogo lombardo Giuseppe Sala, intervenuto a a margine di un evento a Palazzo Marino. Si prosegue con Milan e Inter, gli unici ad aver presentato un’offerta entro i termini del bando comunale. Nessuna corsa a ostacoli, nessun piano B: il Comune tira dritto e apre la fase operativa. Si entra nel vivo delle trattative tecniche ed economiche, ma con una condizione chiara fin da subito: tutte le spese – dalla rifunzionalizzazione all’eventuale demolizione – saranno a carico dei club.
Bonifiche? Nessun allarme. L’area, dice Sala, non ha un passato industriale pesante alle spalle. Ma in ogni caso saranno le due società a farsi carico anche di quella parte. Ristrutturazioni, adeguamenti, costi per il nuovo assetto dello stadio: niente ricadrà sulle casse pubbliche. Toccherà ai rossoneri e ai nerazzurri investire per ridisegnare il futuro dell’impianto.


Nel frattempo, fuori dai palazzi, continua il muro contro muro con il Comitato Sì Meazza, che insiste nel denunciare il rischio di uno “scempio” culturale. L’ultima mossa? Un esposto alla Corte dei Conti, che contesta la vendita dell’impianto e sollecita un vincolo architettonico. Ma da Palazzo Marino non arrivano segnali di cedimento. Sala rivendica pareri favorevoli sia sul piano legale sia da parte della Sovrintendenza. E anche a chi, come Ken Loach, lo invita pubblicamente a non abbattere uno dei simboli della realtà meneghina, il primo cittadino risponde senza tentennamenti: Milano guarda avanti.