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15/04/2025 15:50
E' stata fissata per martedì 29 aprile l'udienza preliminare sul "caso Vigevano". La Procura di Pavia, nella giornata di venerdì, aveva chiesto il rinvio a giudizio per le 8 persone coinvolte nei due filoni dell'inchiesta: quello della cosiddetta congiura di Sant’Andrea, scattata nel novembre del 2022 per far cadere l’amministrazione comunale, e quello che riguarda le accuse di corruzione e falsità ideologica per il presunto tentativo del sindaco Andrea Ceffa, a fronte della risicata maggioranza politica, di assicurarsi il sostegno della consigliera Roberta Giacometti tramite una consulenza in Asm.

Tra due settimane, insomma, spetterà al giudice per l'udienza preliminare stabilire se ci siano gli estremi per far partire il processo. Proprio il sindaco Ceffa, nei giorni scorsi, aveva presentato una nuova istanza al tribunale del riesame per la revoca degli arresti domiciliari, scattati il 29 novembre scorso. L'udienza di appello è stata fissata per il 20 maggio.

Il 28 maggio scadrebbero invece i termini per la detenzione domiciliare del primo cittadino, a 6 mesi dalla prima esecuzione, ma se nel frattempo dovesse arrivare il rinvio a giudizio il conteggio ripartirebbe da zero. Lo scorso 24 marzo il Gip aveva respinto l'ultima istanza di scarcerazione presentata dal legale di Ceffa, l'avvocato Luca Angeleri, stabilendo che i domiciliari siano "l’unica misura idonea e adeguata a fronteggiare il rischio di recidiva e di inquinamento probatorio".