22/12/2025 18:17
In una Milano che comincia a svuotarsi per effetto delle ferie natalizie, il fenomeno della povertà emerge con evidenza sempre maggiore. I servizi cittadini sono attivi e numerosi, come il Piano freddo per i senzatetto, ma faticano a contenere cifre così elevate di soggetti fragili, senza una casa o in difficoltà ad arrivare a fine mese. Ecco quindi che associazioni benefiche e onlus potenziano il proprio lavoro per non far sentire soli anche i più abbandonati di loro.
A riempirsi sono soprattutto le code fuori da Pane Quotidiano, organizzazione laica, apolitica e no profit che dal 1898 offre gratuitamente generi alimentari di prima necessità a chi più ne ha bisogno, ma anche giocattoli per i più piccoli, specie nei periodi di festa. Con accessi che spaziano tra i 4 e i 5mila al giorno, Pane Quotidiano chiude il 2025 con 1 mln e 500 mila passaggi, circa 150 mila in più rispetto alla media degli anni scorsi. Un aumento generato soprattutto dal conflitto russo-ucraino.
Tante le situazioni che i volontari di Pane Quotidiano si trovano davanti, dal pensionato a chi non ha nemmeno una casa. C’è però un fenomeno che preoccupa, quello di chi rivende i beni ricevuti. A contrastarlo ci pensano le pattuglie di polizia locale in perlustrazione.
Non solo alimentari, però. Fuori dalla sede di Pane Quotidiano c’è anche chi accoglie persone in crisi spirituale, offrendo ascolto e regalando libri a tema. È il caso della Rete Evangelica in Missione, che gira in tutta Italia posizionandosi nei luoghi in cui la povertà si raccoglie per offrire ristoro anche da un punto di vista più sociale e religioso.