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28/05/2025 13:41
Due udienze a otto giorni di distanza, due procedimenti legati da un filo rosso che hanno aperto tanti interrogativi sul "sistema illecito diffuso" ipotizzato dalla Procura di Pavia. I processi sulle inchieste Clean entrano nel vivo. Il 4 giugno si tornerà in aula per Clean 1, l'indagine che nel novembre del 2023 aveva "decapitato" i vertici di Asm Pavia, toccando anche il Comune di San Genesio per i lavori alla scuola del paese.

Sono 15 le persone per cui è stato chiesto il rinvio a giudizio con accuse che vanno dal peculato, alla turbativa d'asta, alla frode nelle pubbliche forniture. Nella prima tappa dell'udienza preliminare, il 13 maggio scorso, sono state presentate le richieste di costituzione di parte civile di Asm, di Arpa, del Comune di San Genesio - nonostante uno degli indagati sia proprio il sindaco del paese, Enrico Tessera - e della lista civica San Genesio Futura, che rappresenta la minoranza in consiglio comunale.

Per il 12 giugno è in programma invece l'udienza per il giudizio immediato su Clean 2, che vede quattro imputati alla sbarra per accuse come corruzione, induzione indebita, peculato e stalking. Tra loro ci sono il carabiniere forestale Antonio Scoppetta, ora in carcere, l’ex comandante del Nucleo informativo dei Carabinieri Antonio Pappalardo, ai domiciliari, il brigadiere del Nucleo Ispettorato del lavoro Daniele Ziri e l’imprenditore edile Carlo Boiocchi.

Pappalardo e Ziri hanno deciso di affrontare il dibattimento, mentre Scoppetta chiederà il giudizio abbreviato, che consente uno sconto di pena in caso di condanna. Boiocchi, che aveva già reso la sua testimonianza con un incidente probatorio, chiederà la messa alla prova, ovvero l'avvio di un percorso di riabilitazione con lavori di pubblica utilità per ottenere l'estinzione del reato.