Videonews


06/05/2025 13:41
Più fanghi e gessi da defecazione prodotti da Agrorisorse, ex Ecotrass, la ditta specializzata nel loro trattamento, alla periferia di Mortara. L’azienda negli anni è stata oggetto di contenziosi legali con il Comune arrivato fino al Consiglio di Stato per cercare di fermare l’impianto.
Da ultimo, Agrorisorse ha chiesto nuovamente alla Provincia di Pavia, di ampliare la produzione di fanghi e gessi da defecazione. Oggi lo stabilimento può lavorare 60mila tonnellate all’anno, divise più o meno equamente in 28mila di fanghi e 32mila di gessi.
La richiesta è di aumentare a 99mila tonnellate il quantitativo da lavorare e al tempo stesso di produrre più gessi da defecazione. Negli anni scorsi l’azienda aveva già chiesto di rivedere le autorizzazioni e di non avere più questa divisione, ma di redistribuirla secondo le logiche produttive e di mercato più convenienti. I gessi sono infatti sempre più richiesti, ma in Italia c’è un vuoto legislativo. Manca infatti ancora una legge a regolamentarli, a differenza di quanto avvenuto con i fanghi.
Agrorisorse ha chiesto di non assoggettare la nuova procedura di autorizzazione alla Via, ovvero la valutazione di impatto ambientale. Già nel 2022, l’azienda aveva chiesto agli enti competenti, Provincia di Pavia e Regione, di aumentare il quantitativo da lavorare, fino a 60mila tonnellate, suddivise in fanghi e gessi da defecazione.
Adesso si punta ad arrivare fino a 99mila, in pratica un terzo in più. Sul tema è pronta a dare battaglia anche l’associazione ambientalista “Futuro sostenibile in Lomellina”. Già tre anni fa, dopo la precedente richiesta di Agririsorse di aumentare la produzione, gli ambientalisti avevano presentato delle osservazioni critiche al progetto.
In discussione l’impatto sulla salute pubblica e anche il traffico dei mezzi in zona, che si stima possa aumentare mediamente di sette camion in più al giorno. Domande a cui si attende ora una risposta.