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24/04/2024 15:35
La corsa in ospedale, il sospetto della sindrome della morte in culla, poi l'autopsia e le indagini. La procura di Pavia ha chiesto il rinvio a giudizio per una coppia di genitori, due 30enni entrambi residenti a Garlasco, accusati di aver causato il decesso della loro figlioletta di quasi tre mesi. Dopo l'apertura del fascicolo l'altra figlia della coppia, una bambina di tre anni e mezzo, è stata allontanata dalla famiglia.

L'inizio della vicenda risale a una mattina di novembre del 2021, quando la madre chiama il 118 spiegando che la neonata è cianotica e ha il respiro affannoso. La piccola viene trasferita d'urgenza al San Matteo, ma muore poco dopo. L'autopsia rivelerà in seguito che il corpo della bimba presentava diverse fratture, non evidenti a occhio nudo. Una scoperta drammatica che spinge gli inquirenti ad approfondire il caso. Si scopre così che i due genitori avevano già portato la neonata in pronto soccorso, circa un mese prima, per una gamba rotta.

Le indagini portano la giudice del tribunale di Pavia, Maria Cristina Lapi, a disporre una perizia super partes: gli esperti confermano che le lesioni riscontrate durante l'autopsia non sono di tipo accidentale. Qualche settimana prima del decesso la piccola aveva anche perso peso, ma secondo i periti il calo ponderale era stato causato da alcuni parassiti. La pm Giuliana Rizza ha chiesto quindi il processo per entrambi i genitori, che devono difendersi dall'accusa di aver provocato la morte della figlia con i loro maltrattamenti. I due hanno chiesto di poter accedere al rito abbreviato, un procedimento che consentirebbe loro di ottenere uno sconto di pena in caso di condanna.