22/12/2025 18:38
Un’ora da incubo nel cuore della città. Un ragazzo di 15 anni finito nelle mani di un gruppo di coetanei che lo ha minacciato, spogliato, umiliato e costretto a seguirli in giro per Milano per portargli via i soldi.
Tutto comincia in via San Gregorio, intorno alle 19.30 di domenica 21 dicembre, in uno dei luoghi più frequentati della capitale meneghina, tra negozi e passanti. La vittima viene circondata: lo bloccano, gli tolgono i vestiti, gli portano via cellulare e portafogli. Non basta. Lo trascinano verso una banca e, sotto pressione, lo obbligano a prelevare. Quando capiscono che la carta è vuota, lo costringono a chiamare il padre per farsela ricaricare.
È quella telefonata a cambiare tutto: il genitore capisce, non esita, chiama subito il 112. Da lì scatta la macchina dei soccorsi. In pochi minuti le pattuglie del Radiomobile intercettano il gruppo in corso Buenos Aires. Quattro ragazzi, tutti giovanissimi, arrivati dalla provincia di Bergamo: un tunisino di 18 anni, un siriano di 17, un marocchino di 16 e una ragazza italiana di 15 anni.
Tentano di scappare, resistono, si avventano perfino contro i militari. Ma vengono bloccati. Per loro le accuse sono pesantissime: sequestro di persona, rapina, tentata estorsione e resistenza a pubblico ufficiale. La refurtiva viene recuperata e restituita al ragazzo.
Sessanta minuti che potevano finire molto peggio, trasformati in un arresto lampo grazie alla lucidità di un padre e alla rapidità dell’intervento dei carabinieri.