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22/10/2025 16:41
Non è solo il paziente ad ammalarsi. Quando arriva un tumore, la malattia travolge intere famiglie, e chi assiste ogni giorno chi soffre spesso resta invisibile. Sono i caregiver oncologici, in gran parte donne, che rinunciano al lavoro, alla propria salute pur di restare accanto a chi combatte contro il cancro.
All’auditorium Humanitas San Pio X di Milano è così andato in scena il primo corso nazionale dedicato proprio a loro, per fornire strumenti e competenze a chi si trova, spesso senza preparazione, a gestire cure, emergenze e fragilità emotive. Un’iniziativa unica nel suo genere, nata dal mondo medico e pensata per dare voce e dignità a chi si prende cura.
Oggi in Italia sono circa 9 milioni i caregiver, e un terzo di loro assiste persone malate di tumore. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, il 40% rischia di sviluppare patologie croniche o burnout per lo stress. Una situazione che chiede più tutele, permessi e sostegni concreti.
Il corso, promosso da Humanitas con la direzione scientifica delle professoresse Rossana Berardi e Domenica Lorusso, punta anche a far entrare il caregiver nei percorsi ufficiali di cura, perché la qualità della vita del paziente passa anche da chi lo accompagna ogni giorno.
Nel programma, l’inquadramento clinico e chirurgico dei tumori ginecologici, il ruolo della nutrizione oncologica tra evidenze e falsi miti, il coinvolgimento psicologico e la gestione dello stress, ma anche i diritti e le tutele dei pazienti e dei loro familiari. Senza dimenticare temi più intimi come la sessualità e la terapia ormonale, affrontati con delicatezza e realismo.
Un modo per ricordare che la malattia non è mai solo di chi la vive, ma anche di chi la condivide in silenzio, tra fatica, amore e resilienza.