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17/09/2025 18:22
Parcheggi per disabili occupati abusivamente, anche quando a cercare posto sono persone con regolare pass. È da questa immagine che parte l’attacco di Deborah Giovanati, consigliera comunale di Forza Italia, che denuncia come nei dintorni del Quadrilatero della moda, al centro delle discussione per la recente attivazione della ZTL, regni una vera e propria “anarchia urbana”: auto e furgoni lasciati per lunghi minuti in doppia fila, stalli riservati trasformati in soste selvagge e controlli praticamente inesistenti. “Abbiamo segnalato il problema più volte – accusa – ma senza risposte. Il risultato è un paradosso: si crea un’area esclusiva per pochi ricchi che passeggiano tra le vetrine, mentre tutto attorno regna il disordine e vengono calpestati i diritti di chi ha reali necessità di mobilità”.
La polemica arriva poche ore dopo le parole del sindaco Giuseppe Sala, intervenuto in una nota trasmissione radiofonica per difendere la nuova zona a traffico limitato. Dal 15 settembre, infatti, nel Quadrilatero sono entrati in funzione i varchi elettronici che sorvegliano 24 ore su 24 l’area compresa tra via Manzoni, via Senato, via San Damiano, corso Monforte e via Cino del Duca, includendo anche corso Vittorio Emanuele. Le telecamere registrano le targhe e fanno scattare multe automatiche per chi non è autorizzato.
Il primo cittadino ha chiarito che il provvedimento non vuole penalizzare i milanesi, ma eliminare abusi e ostentazioni: “Non può entrare chi vuole sgasare in Lamborghini o chi si mette in doppia fila davanti alle boutique. I turisti arrivano a piedi, e chi utilizza i parcheggi sotterranei non prende multe. In superficie – ha aggiunto – restano soltanto spazi per il carico e scarico e stalli per i disabili”.
Così, mentre da Palazzo Marino si sottolinea la volontà di riportare ordine e vivibilità in centro, da parte delle opposizioni resta la contestazione: senza controlli veri, questi passaggi controllati rischiano di diventare una vetrina, mentre ai margini della zona protetta continuano le ingiustizie verso i più fragili.