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22/04/2025 16:55
Altre 4 persone in manette a seguito della maxi indagine sullo spaccio di droga nelle campagne di Broni, un’attività criminale fatta anche di estorsioni e violenze e culminata con il brutale pestaggio di un 30enne marocchino ferito a fucilate e abbandonato agonizzante nel territorio di Barbianello, a fine aprile del 2022. Nel dicembre scorso un’altra decina di malviventi originari del Marocco e dell’Egitto e residenti tra Milano, Vigevano e Parona, erano già stati assicurati alla giustizia con un’operazione dei carabinieri della compagnia di Stradella, che ora ha chiuso il cerchio con l’arresto di 4 soggetti, tutti di origine marocchina e già detenuti nelle carceri di Pavia, Voghera, Poggio Reale e Livorno.
La banda è ritenuta responsabile di una interminabile serie di reati compiuti nel sud della Lombardia e, in particolare a Broni e nelle campagne limitrofe. È qui che, secondo quanto emerso, il gruppo criminale controllava un fiorente mercato della droga, che era disposta a difendere ad ogni costo, comprese aggressioni armate ai danni di presunti rivali che contendevano loro la piazza dello spaccio.
Oltre al tentato omicidio del 30enne abbandonato in fin di vita a Barbianello nell’aprile di 3 anni fa, la gang, qualche mese dopo nei pressi di Verrua Po aveva sequestrato un altro giovane che sembra volesse staccarsi dal gruppo: gli avevano puntato la pistola alla testa, lo avevano legato e rinchiuso nel bagagliaio dell’auto per costringerlo a continuare a spacciare per loro. Lo spaccio - scrivono gli inquirenti - “avveniva a margine di strade provinciali, nelle località Cascina Colombaia, nei pressi della fabbrica Xilopan a Cigognola, nei pressi del Cimitero di Broni e di varie casupole abbandonate nella zona. L’indagine si è basata sull’intercettazione di oltre 22.000 conversazioni telefoniche con i clienti. Oltre che nella zona di Broni, il gruppo aveva una postazione di spaccio anche in provincia di Varese.