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10/07/2025 17:31
Giovedì è stato definito il calendario delle prossime udienze, con sentenza attesa - salvo colpi di scena - nell'aprile del 2026. A Pavia è ripreso il processo per l'inchiesta Clean 2, quella relativa a presunti casi di corruzione che avrebbero coinvolto rappresentanti delle forze dell'ordine e imprenditori. Gli imputati sono due carabinieri: Maurizio Pappalardo, ex ufficiale dell'Arma ora ai domiciliari, e Daniele Ziri, brigadiere del NIL, il Nucleo Ispettorato del Lavoro, difeso dall'avvocato Yuri Lissandrin.

Pappalardo deve rispondere anche di stalking e peculato. Proprio l'ex ufficiale aveva scelto il rito ordinario chiamando a testimoniare una settantina di persone, soprattutto ex colleghi carabinieri, ma anche imprenditori locali. I giudici hanno però accolto la richiesta dei pm di ridurre il numero dei testimoni citati dalla difesa, in quanto non ritenuti attinenti ai capi di imputazione in discussione nel processo: sono stati dunque cancellati una quarantina di testi. Il tribunale ha anche nominato un perito che avrà il compito di trascrivere le intercettazioni.

Il processo riprenderà l'11 settembre, con l'audizione di alcuni testimoni dell'accusa. Nel giro di 8 mesi, come detto, si potrebbe arrivare a sentenza. Si attende però la decisione della Corte di Cassazione sull'istanza di rimessione del processo - ovvero di spostamento in un'altra sede - presentata dai legali di Pappalardo, che dovrebbe arrivare a inizio novembre: secondo i legali dell'ex ufficiale ci sarebbe una risonanza mediatica troppo forte sul caso, che potrebbe influenzare i testimoni chiamati a deporre. Spetterà alla Cassazione decidere se accogliere o meno la richiesta.