17/06/2025 16:52
Quando il mercato cambia rotta, Milano risponde tracciando nuove traiettorie globali. E Host 2025 ne è la bussola.
Alla Fiera di Rho, la capitale dell’hospitality professionale si prepara ad accogliere dal 17 ottobre oltre 2 mila espositori da 54 Paesi — il 44% dei quali esteri — e 700 buyer selezionati da 75 nazioni. È un’edizione che guarda lontano, spinta dalla necessità di diversificare: con l’impatto dei dazi USA che può generare perdite fino a 12 miliardi di euro per il settore, Milano apre la rotta verso nuovi mercati in espansione.
Tra questi, l’Arabia Saudita è protagonista: con l’obiettivo del raddoppio dell’export italiano verso il Paese, diventa una valida alternativa al mercato statunitense. Da qui lo spin-off strategico “Host Arabia” a Riad, evoluzione naturale di un evento che si fa sempre più globale.
In un settore che vale 190 miliardi di euro all’anno e cresce del 4% su scala mondiale, l’Italia resta leader: terzo Paese esportatore dopo Cina e Germania, con quote record nel vending e nelle macchine per caffè, panificazione e gelato. Dati che trovano spazio nella piattaforma Host, vera community per l’hospitality dove l’80% delle aziende sviluppa il proprio business oltreconfine.
Nel cuore della manifestazione, i grandi temi: digitalizzazione, sostenibilità, esperienze multisensoriali e nuove tendenze nei consumi, con un’attenzione sempre più marcata all’Arte Bianca e al mondo bar e caffè.
Host 2025 non sarà solo una fiera, ma uno sguardo sul futuro dell’ospitalità — milanese nella forma, mondiale nella visione.