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16/07/2025 17:21
La Procura di Milano ha chiesto l’arresto per sei persone nell’ambito dell’inchiesta sull’urbanistica che da mesi scuote la città. Tra loro ci sono l’assessore alla Rigenerazione urbana del Comune, Giancarlo Tancredi, e l’immobiliarista Manfredi Catella, fondatore della società Coima. Per entrambi è stata richiesta la misura dei domiciliari. Indagato anche l’architetto Stefano Boeri, già imputato in altri procedimenti.
L’indagine è coordinata dai pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici, con la supervisione dell’aggiunta Tiziana Siciliano. Le accuse contestate sono gravi: corruzione, falso ideologico e induzione indebita a dare o promettere utilità, in relazione a numerosi interventi edilizi in città.
Secondo l’accusa, Tancredi avrebbe esercitato pressioni sulla Commissione per il Paesaggio per ottenere il via libera al progetto di riqualificazione del Pirellino – la cosiddetta Torre Botanica – promosso da Catella e firmato da Boeri. Un parere che inizialmente era negativo per l’impatto volumetrico e diverse incongruenze progettuali.
L’inchiesta ipotizza però un sistema più ampio, descritto dai magistrati come una vera e propria “strategia di speculazione edilizia”, in cui Tancredi avrebbe agito in stretta collaborazione con Giuseppe Marinoni, presidente della Commissione Paesaggio e anche lui destinatario di una richiesta di arresto. Tancredi, secondo gli inquirenti, avrebbe sostenuto la riconferma di Marinoni nonostante un conflitto di interessi legato a incarichi ricevuti da operatori immobiliari coinvolti nei progetti del Comune.
Insieme, avrebbero promosso un “Pgt ombra”, un piano parallelo alle regole ufficiali del piano regolatore, con incarichi privati e parcelle elevate per professionisti vicini agli interessi delle società coinvolte.
Oltre a Tancredi, Catella e Marinoni, le richieste di custodia cautelare riguardano anche il costruttore Andrea Bezziccheri, già coinvolto in altre inchieste edilizie, l’architetto Alessandro Scandurra (ex membro della Commissione Paesaggio) e Federico Pella, della società di ingegneria J+S. Quest’ultimo era all’estero al momento della notifica.
Gli indagati sono in tutto più di venti. Le perquisizioni hanno toccato l’abitazione e l’ufficio di Tancredi, nonché vari uffici del Comune. L’inchiesta, avviata quasi tre anni fa dalla Procura guidata da Marcello Viola, ha già portato al sequestro di numerosi cantieri e all’arresto dell’ex dirigente Giovanni Oggioni.
Il gip Mattia Fiorentini ha fissato gli interrogatori per martedì 23 luglio. Solo dopo valuterà se accogliere le richieste di misura cautelare.
Sul caso è intervenuto anche Federico Filippo Oriana, Presidente di Aspesi, l’associazione che riunisce le imprese immobiliari.
Intanto Coima, la società di Catella, ha fatto sapere di aver già fornito i documenti richiesti e di aver avviato verifiche interne sull’incarico affidato all’architetto Scandurra, ritenendo di aver agito nel rispetto delle regole.