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17/03/2025 17:44
Sulla banchina della metropolitana verde, in zona Centrale, un uomo, probabilmente nordafricano, viene braccato da un gruppo di quattro persone a volto scoperto. Lo accusano di essere un ladro seriale: "ti ricordi, hai picchiato un ragazzo, ora tocca a te", gli gridano. Lo inseguono sulle scale, lo colpiscono con pugni e calci, mentre uno di loro riprende la scena con il cellulare. Il video, diventato virale, ricorda da vicino il pestaggio avvenuto alla Darsena pochi giorni prima: anche lì, un’aggressione ripresa e diffusa in rete, trasformata in una sorta di manifesto del movimento ‘Articolo 52’.
Le modalità sono simili, il clima è lo stesso: vendetta, giustizia privata, violenza che chiama altra violenza. È questo il nuovo scenario su cui sta indagando la Procura di Milano, cercando di capire chi si nasconda dietro questi blitz sempre più frequenti.

Sul gruppo Articolo 52 è stato di recente aperto un fascicolo per associazione a delinquere. Gli accertamenti sono partiti da un filmato pubblicato sui social in cui un ragazzo, accusato di aver scippato una collana, viene malmenato da due uomini vestiti di nero, con cappucci e scaldacollo.
Gli investigatori hanno già identificato sei uomini tra i 18 e i 30 anni: nessun legame diretto con l'estrema destra, ma simpatie evidenti. Tra loro, un ex pugile amatoriale, un buttafuori e qualcuno con precedenti per spaccio e occupazione abusiva. Il gruppo, che comunica attraverso chat private, sta cercando di strutturarsi: riunioni su Zoom, divisioni in squadre, regole operative.
Le conversazioni intercettate sono inquietanti: c'è chi parla di "gilet tattici rinforzati da nascondere sotto la felpa" e chi mostra un coltellaccio da cucina dichiarando: "li spacchiamo tutti, 'sti maghrebini". Nel manifesto ideologico di uno dei leader, la legalità arriva: "fino a quando si può intervenire con le buone maniere. Poi si passa ad altro".
Gli investigatori ora stanno cercando di risalire ai volti dietro ai nickname, monitorando attentamente le attività online e cercando di mettere insieme i pezzi del puzzle.