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21/11/2025 20:27
Il processo per l’omicidio del 31enne Manuel Mastrapasqua a Rozzano potrebbe avere un secondo atto. Per il suo aggressore, Daniele Rezza, condannato in primo grado a 27 anni di reclusione per averlo accoltellato a morte in strada mentre cercava di sottrargli un paio di auricolari di pochi euro nella notte tra il 10 e l’11 ottobre dello scorso anno, è stato presentato il ricorso in appello. A farlo per lui è stato il nuovo legale che assiste il ragazzo, 19enne all’epoca dei fatti. Il neo difensore ha recuperato dagli atti la cartella clinica del penitenziario in cui è detenuto il suo assistito, oggi 21enne, e ha chiesto per lui una nuova perizia.
La legale di parte civile della famiglia Mastrapasqua, Roberta Minotti, ha giurato di presentare un’opposizione qualora la richiesta della difesa venisse accolta. Se si dovesse tornare in aula, verosimilmente tra gennaio e febbraio del prossimo anno, l’avvocato si è inoltre detta pronta a convocare come consulente di parte la nota criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone.
Oltre ai 27 anni di condanna stabiliti dai giudici Antonella Bertoja e Sofia Fioretta, anche in virtù dei precedenti per furto e rapina, i magistrati della Corte d’Assise hanno disposto per Rezza il risarcimento dei familiari della vittima per una somma tra i 70mila e i 150mila euro, con l’importo definitivo da quantificare in sede civile. Un sostegno economico fondamentale per i Mastrapasqua, rimasti senza Manuel, che oltre che un figlio, un cugino, un nipote, era chi portava nella loro casa i soldi per vivere.