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10/01/2025 16:39
Il giorno dopo la comunicazione con cui è stato decretata la chiusura della Xilopan di Cigognola e il licenziamento di 71 lavoratori è quello delle domande. Sul futuro degli operai e delle loro famiglie, e su quello delle manifatture dell’Oltrepò, sempre più rare.
I sindacati hanno fatto sapere che la prossima settimana si terrà un’assemblea con i lavoratori (probabilmente a Broni) per fare il punto della situazione a pochi giorni dalla scadenza della cassa integrazione ordinaria e in vista dell’apertura di quella straordinaria.
Sarebbe infatti questo l’ammortizzatore sociale, il più lungo possibile (il massimo è di 2 anni) a cui starebbero puntando i sindacati per accompagnare i lavoratori nella ricerca di un impiego alternativo e nel sostentamento delle famiglie coinvolte.
L’annuncio della chiusura della storica azienda specializzata nella produzione di pannelli truciolai è piombato come un fulmine a ciel sereno giovedì mattina sui lavoratori e persino sugli stessi sindacati. Perché è vero che da alcuni mesi era stata attivata la cassa integrazione ordinaria, ma anche che, dopo l’arrivo della nuova proprietà, un paio d’anni fa, l’azienda sembrava perfettamente ripartita dopo un lungo periodo travagliata.
Tanto che aveva ripreso ad investire. A dicembre 2023, un anno fa in pratica, aveva comprato l’area dismessa accanto alla fabbrica, dove un tempo sorgeva il centro commerciale Oltrepò, chiuso da oltre 6 anni. Oggi il territorio si interroga anche sul futuro di quest’area industriale e commerciale tra Broni e Cigognola che, tra non molto, potrebbe essere completamente abbandonata.