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22/05/2025 19:11
Le elezioni comunali meneghine si avvicinano e si cominciano a delineare strategie e possibili alleanze. Mentre Milano guarda già alla sfida per il dopo Sala, Carlo Calenda mette sul tavolo un’ipotesi che scuote gli equilibri: un’alleanza con Forza Italia per puntare a conquistare Palazzo Marino. Un’apertura non banale, che ridefinisce le strategie del centro e del centrodestra in città.
Il leader di Azione, in un’intervista al Corriere della Sera, ha voluto parlato in maniera diretta: per il suo elettorato un candidato sindaco troppo ancorato a sinistra non è accettabile. Serve un profilo forte, manageriale, civico, che sappia rassicurare la città. Cottarelli? Un esempio, ma anche altri nomi che richiamino competenza e pragmatismo.
Dall’altra parte, Forza Italia prova a mettere insieme un candidato ‘terzo’, lontano dai partiti tradizionali, per arginare l’onda di Fratelli d’Italia e aprire una coalizione più ampia. E Calenda non chiude la porta, anzi: la possibilità di una poltrona da vice sindaco in caso di vittoria del centrodestra è sul tavolo.
Sicurezza, urbanistica e sviluppo sono i veri banchi di prova. Calenda parla come un uomo di destra, puntando il dito contro l’immobilismo del centrosinistra e la paura crescente in città. Milano, dice, non può più permettersi esitazioni o ideologie astratte.
Con tre consiglieri comunali e un’importante base nei municipi, Azione prova a giocare da protagonista in un’arena milanese sempre più frammentata: la partita è aperta.