26/03/2025 17:44
L’apertura di una seconda indagine sulla vendita del Meazza – questa volta da parte della Corte dei Conti – non ferma il Comune, che continua la sua marcia verso la chiusura dell’affare entro l’estate. Anche qui, come nell’inchiesta esplorativa aperta dalla Procura, il tema sono i valori definiti dall’Agenzia delle Entrate per lo stadio e le aree circostanti, pari a 197 milioni di euro. La magistratura contabile intende fare luce soprattutto su quali siano i parametri forniti dal Comune e che hanno permesso all’Agenzia delle Entrate di giungere a questa stima.
Ma se le inchieste preoccupano poco e vengono definite dalla giunta – sindaco compreso – come atti dovuti, dall’altra parte la maggioranza di Palazzo Marino è più divisa che mai. Come sempre i Verdi sono sulle barricate, seguiti da alcuni rappresentanti del PD e della Lista Sala.
Negli altri banchi della maggioranza, invece, sembra regnare la convinzione che sullo stadio si sia giunti a un “ora o mai più”.
D’altronde, i tempi sono stretti e lo si sa da tempo. Il vincolo della sovrintendenza sul secondo anello – pronto ad entrare in vigore a settembre – è la spada di Damocle che pende sulla testa dell’intera operazione. Il traguardo per la chiusura è stato quindi fissato all’estate prossima. Inchieste permettendo.