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14/10/2024 18:12
Sono state archiviate le accuse contro l’ex assessore alla Sanità della Lombardia, Giulio Gallera, e l'ex direttore generale Welfare, Luigi Cajazzo, accusati di rifiuto d’atti d’ufficio in merito all’attivazione del piano pandemico, ai tempi in cui nel 2020 scoppio la pandemia da covid 19. Secondo il gip di Milano, Rossana Mongiardo, i due si attivarono invece per 'scongiurare i rischi derivanti da un evento, imprevisto ed imprevedibile che ha provocato 'letali conseguenze in ambito mondiale'.
Per la gip, che ha così accolto la richiesta della pm di Milano Cristiana Roveda dopo il trasferimento degli atti ordinato dal tribunale dei ministri di Brescia, inoltre l’attivazione del piano pandemico era rimessa alla discrezionalità del governo, e le misure del 2006 non erano comunque adeguate a fronteggiare un'epidemia globale.

ad esprimere soddisfazione è lo stesso giulio gallera che ha sottolineato come nonostante gli 1,5 milioni di casi registrati nella prima ondata, la Lombardia ha saputo aumentare significativamente i posti in terapia intensiva e ridurre il tasso di mortalità, inferiore rispetto alla media nazionale. "Non avrei interpretato il mio ruolo in modo diverso stando acquattato senza prendere decisioni – commenta il consigliere regionale di forza italia - "avevamo bisogno di risposte e ci siamo comportati per provare a salvare vite”.

Anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha lodato l’impegno di Gallera e Cajazzo, ritenendo però ingiusto che nonostante ai tempi dello scoppio della pandemia sia Gallera che Cajazzo abbiamo lavorato instancabilmente per la comunità si siano dovuti difendere da accuse infondate, sfruttate politicamente da alcuni.
È importante ricordare che Regione Lombardia è stata la prima regione occidentale a fronteggiare l'ondata di Covid-19, dimostrando prontezza e professionalità" ha concluso Fontana.