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24/01/2025 17:09
Manca poco più di un anno all'apertura delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina, e uno dei grandi temi in discussione è la preparazione dello stadio San Siro, che ospiterà la cerimonia di apertura il 6 febbraio 2026. Il presidente della Commissione Olimpiadi e Paralimpiadi del Consiglio Comunale, Alessandro Giungi, ha infatti messo in evidenza l'importanza che lo stadio sia pronto, rispettando i parametri internazionali richiesti per un evento di tale portata.
Giungi, intervenuto in una Commissione consiliare congiunta, ha anche sollevato il nodo dei costi per il restyling dell'impianto, sottolineando che, dopo la cerimonia olimpica, lo stadio dovrà essere rifunzionalizzato in tempi rapidi. "Entro pochi mesi dalla cerimonia, lo stadio dovrà essere adattato a nuovi usi. Questo solleva perplessità, considerando le spese e le tempistiche strette", ha affermato.

Il tema del futuro di San Siro continua a essere al centro del dibattito. Giungi ha respinto le voci che definiscono lo stadio obsoleto, ricordando che se fosse stato così, il CIO non avrebbe mai accettato di usarlo per le Olimpiadi.

Anche il consigliere dei Verdi, Carlo Monguzzi, è intervenuto sul tema, criticando l'idea di ristrutturare San Siro per poi abbatterlo subito dopo. "Saremo quattro ambientalisti sfigati - ha detto - ma nessuno di noi è arrivato alla genialità di tirare a lucido San Siro per fare le Olimpiadi e il giorno dopo abbatterlo", ha dichiarato.

Il dibattito è destinato a continuare, mentre si avvicina la data delle Olimpiadi.