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16/12/2025 15:53
Sviluppare strategie comuni per rispondere ai cambiamenti climatici e alla crisi idrica. Di questo si è parlato nel convegno martedì mattina all’Ente Risi di Castello d’Agogna, alla presenza dei principali consorzi irrigui.
L’attenzione sul tema rimane alta, dopo che nelle scorse settimane sono stati annunciati importanti investimenti sulla rete irrigua, 28 milioni di euro di finanziamento solo per il canale Regina Elena che bagna anche la Lomellina, oltre ad altri 40 milioni di euro appena ottenuti.
La crisi climatica in corso, come spiegato durante gli interventi, costituisce una grande minaccia per la coltivazione del riso, con inverni sempre meno nevosi ed estati calde e siccitose. Tant’è che si stima a fine secolo non ci saranno più ghiacciai. Da qui, l’importanza di una programmazione seria nella gestione dei canali irrigui.
A insistere su una miglior programmazione della stagione irrigua è stato anche il commissario straordinario di Est Sesia, Ettore Fanfani. Tra le criticità da risolvere, l’acqua invernale, considerando che il canale Regina Elena non ce l’ha, e la necessità di maggiori incentivi. Tutto questo per convincere gli operatori a utilizzare metodi tradizionali, come la semina in acqua, piuttosto che quella in asciutta, molto più costosa e che comporta lavorazioni maggiori.