27/11/2024 17:52
I roghi, le barricate, gli scontri e le devastazioni che hanno spazzato il Corvetto dopo la morte di Ramy Elgaml, il 19enne deceduto in scooter dopo un inseguimento con i Carabinieri, lasciano solchi profondi. E la politica, dopo le prime esternazioni a caldo, comincia a ragionare sul da farsi. Il sindaco Beppe Sala rivendica – nonostante la prudenza – una Milano che accoglie e che non cede alle narrazioni securitarie della destra.
Per discutere il da farsi, ha spiegato Sala, il ministro Piantedosi sarà probabilmente a Milano nei prossimi giorni.
Il sindaco ha detto di aver apprezzato le parole del padre di Ramy e della fidanzata, che si è dissociato dai disordini del Corvetto, e ha espresso l’intenzione di invitarli a Palazzo Marino. Certo, ha aggiunto Sala, in quartieri come il Corvetto, non ci sono sufficienti progetti di integrazione.
È proprio sull’integrazione che soffia il vento securitario della destra.
Che la protesta possa allargarsi ad altri quartieri non è però uno scenario ad oggi contemplato dalla Prefettura.
Intanto, la Questura ha annunciato l’arrivo 500 nuovi agenti. La speranza, conclude il sindaco, è che siano ben distribuiti e visibili nelle strade dei quartieri difficili.