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18/04/2025 16:15
Omicidio Bellocco: il piano (fallito) per uccidere il capo ultrà dell’Inter Andrea Beretta.
Un caffè avvelenato, un cadavere da seppellire in una buca con la calce, un’auto abbandonata a Nizza per simulare la fuga. Era tutto pronto per far sparire Andrea Beretta, storico leader della Curva Nord dell’Inter. A orchestrare il piano, Antonio Bellocco, figura di spicco del mondo ultrà e vicino ai clan calabresi. Ma qualcosa va storto: Beretta viene avvisato, reagisce e pochi giorni dopo uccide Bellocco a coltellate, segnando l’inizio del crollo del sistema criminale attorno allo stadio Meazza.

La soffiata arriva da Daniel D’Alessandro, detto *Bellebuono*, legato a Marco Ferdico – ex frontman della curva – e sospettato dell’omicidio di Vittorio Boiocchi nel 2022. Il 23 luglio 2024, dopo un incontro teso a Pioltello, Bellebuono rivela a Beretta che Bellocco e i Ferdico vogliono eliminarlo per una presunta “cresta” sul merchandising. Il piano: stordirlo con un caffè drogato, ucciderlo, occultarne il corpo in un fosso e far credere a una fuga volontaria.

Beretta inizialmente non ci crede. Ma cambia idea dopo un incontro in una cascina con i Ferdico: rifiuta il caffè, insospettito dalle loro attenzioni e dal clima surreale. La notte successiva, Bellebuono torna da lui: il piano è cambiato, ora prevedono un agguato armato.


Beretta non si separa più dalla pistola. Il 4 settembre affronta Bellocco davanti a una palestra: nella colluttazione lo colpisce con 49 coltellate e viene ferito da un colpo d’arma da fuoco. Ricoverato e piantonato al San Raffaele, inizia a collaborare con il PM Paolo Storari. Accenna al piano per eliminarlo e alla rete di potere che da tempo avvelena la curva interista.

Le indagini portano rapidamente a Bellebuono. Intercettato in un centro commerciale, viene convocato in Questura: gli viene offerta protezione. Ma qualcuno avvisa i Ferdico, che lo incontrano per 45 minuti. Il giorno dopo, Daniel sparisce. Alla compagna lascia un messaggio inquietante: “Se non rispondo, dai l’allarme”. Il 18 febbraio è già in fuga in Bulgaria, dove verrà arrestato l’11 aprile.

Intanto, il pentimento di Beretta e l’inchiesta “Doppia Curva” fanno saltare gli equilibri di un sistema che per anni ha intrecciato calcio, affari e criminalità. I Ferdico vengono accusati di aver ordinato l’omicidio di Boiocchi per conto dello stesso Beretta. Un intreccio letale nato da un affare di merchandising e finito in un bagno di sangue.

Tutto per un caffè mai bevuto.