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27/03/2025 18:09
L’ultima testimonianza, quella di una donna che ha già patteggiato 4 mesi di carcere per aver dichiarato di essere stata corrotta, e poi sarà, finalmente, sentenza per il processo per voto di scambio a Voghera. Un caso destinato a chiudersi con buone probabilità venerdì mattina, a distanza di quasi 5 anni dalla presunta consumazione del reato.
Dopo l’audizione di un giovane che, secondo l’accusa, sarebbe stato comprato da Francesca Miracca in cambio di un posto di lavoro ma che poi si è scoperto che non aver nemmeno votato alle elezioni di Voghera del 2020, all’ultima udienza è stato ascoltato il compagno di Miracca, Pier Felice Albini, oggi consigliere comunale di opposizione, che raccontato anche delle circostanze in cui lui e la compagna sono stati al campo Sinti di Voghera, invitati da una donna, Assunta Onorato, che avrebbe promesso loro di farli conoscere presso quella comunità per ottenere voti: si tratta della stessa donna che, tempo dopo, aveva raccolto una ventina di firme e presentato l’esposto in procura contro Miracca da cui è partita l’inchiesta.
Visto l’andamento del dibattimento, molti osservatori sono propensi a credere che si vada verso l’assoluzione per l’ex assessore di Voghera, la seconda candidata più votata dopo Elena Lucchini, cacciata dalla giunta l’anno successivo: il rapporto di fiducia tra il sindaco Garlaschelli e Miracca si era incrinato in particolare dopo l’omicidio di piazza Meardi e l’arresto per eccesso colposo di legittima difesa dell’assessore alla Sicurezza, Massimo Adriatici.
Alla vigilia della manifestazione in memoria della vittima, a Miracca erano state attribuite dichiarazioni ("Domani spariamo davvero"), subito smentite: tanto bastò tuttavia al sindaco per decidere di revocarle le deleghe.