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24/12/2025 19:36
Devono restare in carcere tutti e quattro i giovani accusati di aver aggredito e rapinato un ragazzo di 15anni che domenica sera si trovava in zona corso Buenos Aires a Milano. Qui, intorno alle 19.30, i quattro lo avrebbero preso da parte e, in una ventina di minuti, si sarebbero fatti consegnare giubbotto, scarpe e cellulare, intimandogli di chiedere ai genitori una ricarica di 100 euro dalla carta prepagata.
Il primo provvedimento è stato preso per l’unico maggiorenne, difeso dall'avvocato Silvia Caruso, un 20enne tunisino residente in un dormitorio nella Bergamasca, sentito nel carcere di san Vittore dal gip Tommaso Perna, che gli ha attribuito la rapina aggravata e la tentata estorsione ma non il sequestro di persona. Il gip avrebbe parlato di fatti “gravissimi, per le concrete modalità con cui sono stati eseguiti” e del nordafricano avrebbe detto che ha “una capacità criminale elevatissima”, in quanto durante l’arco della violenza “ha sempre mantenuto ferma la sua ferrea volontà di depredare la vittima”.
Stessa sorte è toccata ai tre minorenni, un’italiana di 15 anni, un marocchino di 16 e un siriano di 17, tutti sentiti al Beccaria. Già nella denuncia era stato evidenziato il comportamento violento dell’unica ragazza. I giovani, seguiti dal legale Luca Baratella, sono accusati di sequestro di persona, rapina aggravata, tentata estorsione e violenza a pubblico ufficiale.
Intanto, lo sgomento tra i familiari della vittima e degli amici è grande: a uno a uno stanno scrivendo lettere e appelli chiedendo provvedimenti immediati sulla sicurezza e contro l’indifferenza dei passanti.