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20/01/2025 11:11
Decisamente non è il caso di definirlo un volto nuovo della politica. Un po’ per l’età anagrafica – spegnerà a breve 65 candeline – e un po’ per l’esperienza maturata in quasi 40 anni di carriera.
Perché in fondo, Franco Gabrielli è sempre stato l’uomo nell’ombra. Direttore dei Servizi di intelligence interna, prefetto di Roma e dell’Aquila, capo della Protezione Civile e poi della Polizia, sottosegretario.
Ora invece, secondo quando riportato da Repubblica, il Partito Democratico milanese e lombardo sarebbero in pressing per assegnargli un ruolo di primo piano e di completa visibilità politica. Quello di candidato per il centrosinistra alle prossime elezioni amministrative di Milano.
Solo voci e indiscrezioni, una suggestione, ma di certo con una considerazione che sorge immediata: il tema della sicurezza è caldo anche – e forse soprattutto – a sinistra. A maggior ragione dopo gli ultimi episodi in città, dalla morte di Ramy ai fatti di Capodanno.
Per questo la figura di Gabrielli, che al momento non ha commentato in nessun modo l’ipotesi, potrebbe avere un certo appeal.
Sempre ce, ovviamente, Beppe Sala non decida – con la complicità di una nuova normativa – di rimanere in sella. Già, perché mentre a sinistra come a destra continuano le riflessioni sui potenziali candidati, la bagarre intorno al terzo mandato non accenna a spegnersi. Ancora nel fine settimana Sala è tornato a criticare la posizione del Partito Democratico, ossia il principale pilastro della sua stessa maggioranza a Palazzo Marino, che continua a sostenere la tesi della due consiliature.
“Mi pare veramente una posizione antistorica” ha affermato Sala, che ha chiesto al PD una sola cosa: coerenza. “Primarie sì, primarie no, o solo quando fanno comodo?” si è chiesto il sindaco. E ancora: “Due mandati come nei Comuni, ma non in Parlamento o alle Europee? O anche qui si decide solo quello che fa comodo?".
Insomma, la matassa è ancora tutta da districare.