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14/04/2025 11:24
Il Salone del Mobile supera alla grande la prova dei dazi americani, introdotti appena prima dell’inaugurazione e sospesi da Donald Trump nel giro di poche ore. Una turbolenza che non ha guastato – a differenza dei mercati finanziari – l’esito della più importante kermesse mondiale del design.
302.548. Sono i visitatori transitati dai tornelli di Rho Fiera per l’edizione 2025 del Salone del Mobile. Un dato in linea con le attese e che conferma il ruolo chiave della manifestazione a livello globale. Non a caso, le presenze straniere sono state il 68%.
Secondo le prime ricerche, tutti gli indicatori sono stabili, con un indice di soddisfazione dei visitatori che si attesta all'88% e quello che rappresenta l'intenzione degli espositori di tornare al 94%.
Calano – e anche in maniera abbastanza netta rispetto al 2024 - i visitatori provenienti dalla Cina, che rimangono comunque al primo posto nella classifica. Tengono invece bene le presenze di operatori europei, in linea con il valore dell'export del macrosistema arredo italiano verso il primo mercato unico mondiale, che vale circa 10 miliardi di euro nel 2024, pari al 51% del totale. Germania, Spagna e Polonia seguono la Cina nella graduatoria dei visitatori.
Grande successo anche il lato giovane del Salone, in linea con il 2024 e in netta crescita rispetto al 2023: al Salone Satellite, che ospitava 700 designer da 37 paesi: qui le presenze sono state 39mila.
“Il settore – spiega Maria Porro, presidente del Salone – dimostra ancora quanto qualità e innovazione siano gli ingredienti chiave di una competizione internazionale sempre più impegnativa”. La testa però è già al 2026: “l'anno prossimo ci attendono grandi sfide, la nostra promessa è lavorare a un format ancora più inclusivo, con focus su Piccole e Medie Imprese e mercati emergenti”.