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18/04/2025 16:52
Se il centrodestra ha iniziato a scaldare i motori, sull’altra sponda del fiume le cose sono ancora decisamente tiepide. Questo non significa però che la corsa a Palazzo Marino sia completamente ferma per il centrosinistra. Le elezioni comunali saranno anche distanti due anni, ma a Milano programmare è fondamentale.
Ecco perché, anche nel centrosinistra che non potrà più fare affidamento su Beppe Sala i nomi cominciano ad uscire, sebbene ci siano alcuni passaggi prima di arrivarci.
Il primo è una scelta di fondo: profilo politico o civico? La storia recente di Milano insegna che il civico ha sempre ottenuto i risultati migliori, ma c’è chi pensa che sia giunto il tempo di rimettere la cosa pubblica nelle mani della politica di professione.
Il secondo passo è invece di metodo: primarie o una nomina dall’alto? In quest’ultimo caso, il ruolo di kingmaker, come si dice solitamente, spetterebbe probabilmente al Partito Democratico.
Dubbi da sciogliere che però non impediscono ad alcuni volti di emergere in superficie. Sul fronte politico, e non è una vera novità, il passo avanti di Pierfrancesco Majorino è dato da molti per scontato, ma tra gli aspiranti candidati dei dem ci sarebbero anche la parlamentare Lia Quartapelle, la vicesindaco Anna Scavuzzo e l’assessore comunale al Bilancio Emmanuel Conte, forse il membro della Giunta più apprezzato da Sala, che comunque un po’ di voce in capitolo – volenti o nolenti – la avrà.
Se si optasse invece per un “papa straniero”, e dunque civico, ecco comparire i nomi del giornalista Mario Calabresi e, sul fronte cattolico, del medico e scienziato Alberto Mantovani.
La partita, comunque, è ancora lunga e una vera accelerazione si avrà solo dopo le Olimpiadi del 2026.