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19/11/2025 22:03
Videogiochi e apprendimento scolastico, due realtà che nel sentire comune potrebbero sembrare in antitesi ma che ora due studi scientifici condotti dal dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca, pongono invece in forte correlazione. Nei due lavori pubblicati sulla rivista internazionale "Information" viene evidenziato che “il videogioco in classe favorisce un clima positivo per l'apprendimento e anche un benessere condiviso”. E ciò avviene perché passa per quello che in psicologia viene definito come lo stato di ‘flow’, un'esperienza gratificante di per sé, che porta ad un completo assorbimento e concentrazione, con ricadute edificanti sull'aspetto emotivo.
La ricerca, che ha coinvolto due scuole tra la provincia di Bergamo e Siena per un totale di 56 studentesse e studenti, ha previsto la compilazione di alcuni quiz con delle scale di misura, il completamento di un esercizio in un tempo massimo di dieci minuti, una sessione di gioco di 20 minuti, l’elaborazione di un altro compito di difficoltà paragonabile a quello precedente, sempre con dieci minuti a disposizione, e lo svolgimento di un questionario finale. I videogiochi utilizzati sono stati “Sonic Dash”, un gioco d’azione su piattaforme, e “Life is Strange”, più strutturato, narrativo e d’avventura.
In entrambi gli studi, pur non a discapito della qualità e della correttezza delle risposte, i tempi di risoluzione degli esercizi dopo la sessione di gioco diminuivano significativamente, più precisamente occorrevano circa 20 secondi in meno agli studenti per completare i test.
In conclusione l’Università Bicocca ha invitato educatori e insegnanti a ipotizzare di poter in futuro modulare le sessioni di gioco per favorire stati d’animo compatibili con il tipo di esperienza didattica che vogliono facilitare, momento per momento.