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20/12/2024 10:56
Sviluppo immobiliare o grande parco pubblico? Le domande sul destino dell’ippodromo La Maura sono tornate ad emergere in queste ore e il motivo è racchiuso in ciò che è accaduto in consiglio comunale giovedì sera, nell’ultima seduta dell’anno.
Tommaso Gorini dei Verdi ha presentato un ordine del giorno, chiedendo al sindaco e alla giunta di esercitare il diritto di prelazione per l’acquisto della Maura, al momento oggetto di trattativa tra lo sviluppatore privato F3A Green e il proprietario Snaitech.
Ma, stando a quando sostiene il consigliere del Gruppo Misto e storico ambientalista milanese Enrico Fedrighini, il diritto di prelazione si applicherebbe solo a beni sottoposti a vincolo monumentale, e dunque alla pista di Trenno adiacente alla Maura, e non a quest’ultima, vincolata solo in quanto parte del Parco Agricolo Sud.
Per questo, Fedrighini ha proposto un emendamento che impegnasse il sindaco a non edificare nemmeno un metro cubo all’interno della Maura. Politicamente, una trappola per stanare quelle che lui stesso ha definito come “ambiguità” inaccettabili sul destino di una delle ultime aree verdi in città.
Gorini, forse senza riflettere abbastanza, ha accettato la modifica, scatenando la reazione del Pd, che ha di fatto imposto la sospensione dell’ordine del giorno, diventato probabilmente troppo impegnativo.
Secondo Fedrighini, però, lo stop al testo nasconderebbe le vere intenzioni del Comune, ossia poter edificare – quantomeno in parte – i terreni della Maura.