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17/03/2025 13:28
Non basta una sbarra a chiudere una strada e a risolvere il problema dello spaccio di droga nelle campagne. Un caso di cui si è tornato a parlare nell’ultimo consiglio comunale a Parona. A sollevare dubbi sul tema è stato il consigliere di minoranza Renato Soffritti, sulla situazione in via del Guado di Sopra, una strada vicinale in paese, che si trova poco prima della rotonda che porta all’inceneritore, in direzione di Cilavegna.
Il sindaco Massimo Bovo ha emesso un’ordinanza che dispone la chiusura la strada, diventata luogo di ritrovo per lo spaccio di droga. Il caso era tornato di attualità, dopo che nelle scorse settimane l’inviato di “Striscia la notizia”, Vittorio Brumotti, aveva ritrovato mezzo chilo di droga inseguendo un pusher.
L’opposizione chiedeva quindi controlli più incisivi per tentare di arginare il problema dello spaccio in via del Guado di sopra. In zona è molto attivo il traffico di sostanze stupefacenti e c’erano già stati diversi arresti. In tal senso, come ha spiegato il consigliere Soffritti, chiudere la strada e mettere una sbarra, per limitare lo spaccio, equivale a mettere un cancello per non far entrare le zanzare.
Non risolve quindi un problema ben più complesso, così come non potrebbero essere di aiuto neanche le Guardie ecologiche volontarie, che non hanno poteri repressivi. Si chiedeva allora di coinvolgere le forze dell’ordine nei controlli. La minoranza sottolineava invece come la presenza anche solo di una pattuglia a presidiare i campi possa fungere da deterrente.
Il Comune ha fatto sapere di non voler ricorrere alle guardie ecologiche, che non risolverebbe il problema dello spaccio. La chiusura della strada vuole intanto essere un segnale alla cittadinanza. Il sindaco ha precisato di essere aperto a tutte le proposte della minoranza. Una risposta che ha deluso l’opposizione, secondo cui “si ha quasi l’impressione che non si voglia nessuno a ficcare il naso sul territorio”.