Eventi a Vigevano:

Dal 09-03-2025 al 19-10-2025
AMORI E PASSIONI - Attualità del melodramma

Vedi tutti

Grazie a

Cerca nel sito

Cerca telefono

cognome o nome azienda

Videonews


10/07/2025 15:55
Se Ippocrate fosse vissuto nell’era di Instagram, avrebbe evitato i selfie in corsia, declinato le richieste d’amicizia dei pazienti e fatto attenzione ai filtri: non quelli estetici, ma quelli dell’etica professionale. È più o meno da questa premessa che nasce il primo corso online dell’Ordine dei Medici di Milano dedicato al bon ton digitale.
Secondo un’indagine inedita condotta proprio dall’OMCeOMI, il 90% dei medici milanesi ha un profilo social. Ma solo uno su quattro li usa in modo professionale. E quando lo fa, non sempre è consapevole dei rischi. Più della metà dei camici bianchi confessa dubbi sulla privacy, sui limiti deontologici e sulle corrette modalità di comunicazione online.
Per questo, il nuovo corso punta così a fare chiarezza su un terreno sempre più scivoloso: quello tra informazione e promozione, tra divulgazione e spettacolarizzazione. Un campo in cui le regole esistono, ma sono spesso ignorate o interpretate con leggerezza.
Il decalogo del medico digitale è chiaro: mai pubblicare contenuti che possano, anche solo indirettamente, violare la riservatezza del paziente. No a messaggi suggestivi o fuorvianti. Stop alle ambiguità tra vita privata e ruolo pubblico. E soprattutto, attenzione a non banalizzare: la buona divulgazione traduce la complessità, non la semplifica in slogan.
Oggi i social sono un passaggio obbligato anche per la sanità, e il medico resta un punto di riferimento, ma in mezzo a una giungla di fonti più o meno attendibili. Per questo è importante esserci, ma con autorevolezza, equilibrio e responsabilità.
In fondo, anche online, il camice bianco non si toglie mai.