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15/12/2025 16:15
C’è una sentenza che ha fatto parlare non solo i residenti di Milano, ma chiunque viva in città e conosca il peso di una notte insonne. Un giudice civile ha stabilito che il Comune deve risarcire 34 persone della zona di Porta Venezia, costrette per anni a convivere con i rumori della cosiddetta “mala movida”: schiamazzi, musica a volume alto e movimenti incessanti che hanno inciso sulla loro salute e sulla qualità della vita. Ogni residente riceverà circa 4.700 euro a titolo di risarcimento, ma il valore simbolico della decisione va oltre la cifra: è la riconoscenza del diritto al silenzio, al riposo, alla propria casa.

Le storie dietro i numeri sono quotidiane: finestre chiuse per non sentire il caos, notti insonni, la sensazione che la città, pur bella e viva, non lasci spazio al normale vivere domestico. Il tribunale ha anche chiesto al Comune di prendere misure concrete per ridurre la rumorosità notturna, riconoscendo che il problema non è solo dei singoli cittadini, ma della città tutta.

Ma Palazzo Marino non ci sta. Il sindaco Giuseppe Sala ha annunciato che l’amministrazione farà ricorso: «È una sentenza preoccupante – ha spiegato –. Capisco i cittadini, li capisco tantissimo, ma non possiamo pagare noi per comportamenti che non sempre è semplice far rispettare». Sala sottolinea che il problema riguarda molte grandi città, dove la vita notturna è diventata un elemento caratterizzante, e avverte che questa decisione potrebbe stimolare altre cause simili.