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14/04/2025 17:55
La procura di Pavia ha chiesto il rinvio a giudizio per tutte le persone coinvolte nell’inchiesta su presunta corruzione e tentata corruzione a Vigevano. Il sindaco Andrea Ceffa, l’ex europarlamentare Angelo Ciocca, l’ex consigliera comunale Roberta Giacometti, il costruttore Alberto Righini e la sua compagna, l’ex presidente di Asm Vigevano e Lomellina Veronica Passarella, l’ex direttore amministrativo della stessa azienda Alessandro Gabbi, l’ex presidente di Asm Distribuzione Gas Matteo Ciceri: per tutti la procura ha chiesto il processo, per due filoni di inchiesta. Il primo è quello relativo alla cosiddetta congiura di Sant’Andrea, il tentativo – poi sfumato per via del ripensamento di Riccardo Capelli – di far dimettere contemporaneamente 13 consiglieri comunali il 30 novembre 2022 per far cadere l’amministrazione comunale. Per quella vicenda sono accusati di istigazione alla corruzione Angelo Ciocca e Alberto Righini. Secondo gli inquirenti avrebbero offerto alla consigliera di maggioranza Emma Stepan – che non accettò ma anzi riferì tutto a Ceffa il quale fece un esposto – 15.000 euro per partecipare alle dimissioni di massa. L’abboccamento sarebbe avvenuto tramite il convivente di Stepan, Luca Battista, che è stato nel frattempo querelato da Ciocca. Il secondo filone prevede invece le ipotesi di reato di corruzione e falsità ideologica per quello che la procura ritiene il susseguente tentativo del sindaco Andrea Ceffa, a fronte della risicata maggioranza politica, di assicurarsi il sostegno di Roberta Giacometti tramite una consulenza in Asm. Una consulenza che, secondo chi indaga, sarebbe stata non solo inutile ma anche non praticabile perché Asm non può incaricare di consulenze i consiglieri comunali. L’incarico sarebbe stato quindi affidato a un prestanome, con la connivenza dei dirigenti dell’azienda che sarebbero stati consapevoli sia dell’inutilità dell’incarico che della questione di incompatibilità. La richiesta di rinvio a giudizio arriva a poche settimane dall’avviso di conclusione indagini. Sarà un giudice a dover decidere il destino degli indagati, che rischiano il processo. Attualmente il sindaco Ceffa è agli arresti domiciliari; Righini è stato sospeso dall’attività imprenditoriale, mentre per Giacometti e gli ex dirigenti Asm vige l’interdizione temporanea dai pubblici uffici.