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10/07/2025 17:58
Lontano dai riflettori, nel silenzio generale, spunta un emendamento nella conversione in legge del decreto infrastrutture che potrebbe avere grande rilevanza per la linea ferroviaria Milano-Mortara: il governo nominerà un commissario per il raddoppio del tratto tra Mortara e Albairate. Il provvedimento è stato approvato in sede di commissione. La legge (che raggruppa molti provvedimenti in tema di infrastrutture, dal ponte sullo Stretto alle opere in vista delle Olimpiadi) dovrà essere approvata da entrambe le Camere entro il 20 luglio, pena decadenza. Quasi certamente, quindi, la maggioranza blinderà il testo per evitare rischi e tutto diventerà definitivo. Il commissario sarà in carica fino al 31 dicembre 2027 e dovrà occuparsi di tre opere: il raddoppio ferroviario tra Mortara e Albairate, il polo logistico di Alessandria e le problematiche relative alla futura chiusura del ponte tra Paderno D’Adda e Calusco D’Adda. La nomina di un commissario non significa solo un possibile sblocco burocratico: è anche un forte segnale della volontà politica a riprendere in mano per davvero la questione del completamento del raddoppio della Milano-Mortara. Va colto il segnale che la decisione del commissariamento è arrivata direttamente dalla maggioranza di governo. A proporre l’emendamento sono stati otto deputati della Lega. La particolarità è che nessuno di loro è stato eletto nei territori dove si prevede di realizzare le opere, dimostrazione di una volontà a prescindere da possibili tornaconti elettorali. I primi a felicitarsi della notizia sono i pendolari dell’associazione Mi.Mo.Al.: “Poco più di due anni fa – scrivono in una nota –, avevamo chiesto al Governo di nominare un commissario per il raddoppio della linea ferroviaria Mortara–Albairate. Non sappiamo se la nostra proposta sia stata accolta, ma sicuramente era un’idea buona, anzi ottima”.