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09/07/2025 15:46
Una persona morta, sette contagi e la paura che nelle case popolari di via Rizzoli a Milano qualcosa non abbia funzionato. A una settimana dall’allarme legionella scoppiato nel complesso gestito da MM, Fratelli d’Italia ha depositato in Consiglio regionale una mozione per chiedere che Regione Lombardia accerti eventuali responsabilità nella gestione e nella manutenzione degli impianti idrici.
Secondo l’ultimo bollettino di Ats Milano, non si registrano nuovi casi rispetto al 4 luglio. Cinque persone restano ricoverate, tutte tra i 70 e i 92 anni, mentre una è deceduta. I primi test effettuati sul serbatoio dell’acqua calda hanno dato esito negativo, confermando che la disinfezione straordinaria ha avuto effetto. Ma per i risultati completi delle analisi ambientali si dovrà attendere ancora qualche giorno.
Il problema, però, sembra essere più profondo. Già nel 2017 nello stesso stabile si era verificato un episodio simile, con un’altra vittima. E negli anni successivi i residenti hanno segnalato guasti agli impianti, acqua torbida e maleodorante, caldaie datate e frequenti disservizi che in inverno lasciavano interi piani al gelo.
Nella mozione, la consigliera Chiara Valcepina evidenzia così la necessità di verificare se esista un nesso tra il focolaio e la qualità della manutenzione effettuata da MM, quali siano state le cause ad aver scatenato il focolaio e le misure immediate messe in campo per tutelare la salute pubblica.