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06/11/2025 16:17
Visualizzato, ma nessuna risposta.
È il colpo di scena più temuto nelle chat della Gen Z, ma adesso a dirlo non sono solo i cuori spezzati: lo conferma anche la scienza.
Uno studio dell’Università di Milano-Bicocca ha dimostrato che il ghosting, cioè sparire senza spiegazioni, fa più male di un rifiuto diretto. Perché non chiude la storia, la congela. E chi resta dall’altra parte dello schermo si ritrova intrappolato nel dubbio, tra notifiche che non arrivano e messaggi che restano sospesi.

Il team di psicologi ha osservato in tempo reale come reagiamo quando veniamo “fantasmatizzati”: dopo giorni di conversazioni via chat, alcuni partecipanti venivano improvvisamente ignorati, altri invece ricevevano un no esplicito.
Il risultato? Il dolore del ghosting dura di più e lascia un senso di esclusione difficile da elaborare.

Gli esperti parlano di ostracismo digitale, una forma di esclusione che colpisce anche l’autostima e il bisogno di appartenenza. In pratica, il silenzio digitale pesa più delle parole. E nel mondo delle relazioni “a portata di schermo”, forse il gesto più empatico resta ancora quello più antico: dire la verità.