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11/10/2024 14:03
Per far sparire gli ultimi valori da una società ormai sull’orlo del fallimento, ha chiesto aiuto a un pregiudicato di Pavia e a 4 suoi sodali ma è stata scoperta ed è finita in manette, assieme a tutta la banda. A far luce sul maldestro tentativo di spolpare l’azienda con sede a Novara ma attiva nella zona di Gallarate, è stata la guardia di finanza di Varese. Tutto ha avuto inizio da un’indagine per bancarotta sulla società, attiva nel settore dell’antincendio: verificando i debiti accumulati, i finanzieri si sono resi preso conto l’azienda era già stata “derubata” di ingenti somme di denaro. Quando ormai era sul punto di fallire, l’amministratrice ha deciso di chiedere una “consulenza” particolare, quella di un pregiudicato pavese a capo di un’associazione criminale, chiedendogli di aiutarla a far sparire gli ultimi beni aziendali: soldi, macchine e due immobili a Somma Lombardo, che sono stati intestati a due prestanome. Il trucchetto però non ha funzionato. 5 uomini, tutti con precedenti penali per droga e anche per associazione mafiosa, come nel caso del pavese a capo della banda, sono stati arrestati così come l’amministratrice della società: 3 sono stati portati in carcere a Pavia, un quarto si trovava già in quello di Vigevano per un’altra vicenda di truffe, mentre la donna e un altro uomo sono stati posti agli arresti domiciliari.