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14/03/2025 10:23
Un valzer di volti, poltrone e deleghe. Il rimpasto della Giunta comunale sarà anche mini, ma di certo è tutt’altro che poco rumoroso. La poltrona alla Casa lasciata vuota dal dimissionario Guido Bardelli sarà occupata da Fabio Bottero, bocconiano quarantasettenne, sindaco di Trezzano sul Naviglio per dieci anni, dal 2014 al 2024, tra le fila del Partito Democratico. Le sue deleghe saranno però ridotte: non più la Casa in generale, ma l’Edilizia Residenziale Pubblica, ossia le case popolari gestite da MM.
La vera eredità dei pochi mesi in cui Bardelli si è seduto in Giunta, il Piano Casa da 10mila alloggi ad affitto calmierato, passerà infatti all’assessore al Bilancio Emmanuel Conte, mentre le Opere Pubbliche atterreranno sulla scrivania di Marco Granelli, da oggi assessore alle Opere pubbliche, Cura del territorio, Protezione civile.
E al Sicurezza? La competenza in materia di Polizia Locale è stata sfilata al portafoglio di Granelli e verrà invece gestita direttamente dal sindaco Sala. Per la sicurezza in senso più ampio, invece, Sala si farà affiancare dalla vicesindaco, Anna Scavuzzo, che già aveva avuto le deleghe nel suo primo mandato.
E se dal Partito Democratico Metropolitano si registra soddisfazione per una scelta, quella di Bottero, che ha premiato una figura politica, anziché un nuovo tecnico, Azone e i Verdi, entrambi partiti di maggioranza criticano la mancata condivisione della decisione.
Intanto, i banchi dell’opposizione sono un fiume di critiche. Non tanto verso Bottero, definito dal capogruppo di Fratelli d’Italia Riccardo Truppo “persona con esperienza e attenzione al territorio”, quanto al rimpasto delle deleghe, in particolare quella della sicurezza.
“La ridistribuzione di deleghe – spiega Truppo – contribuirà al caos e mette in luce l’ulteriore bocciatura sul tema della Sicurezza dove, lo spostamento di Granelli, ne sancisce di fatto l’insuccesso”.
E il tono è simile anche sul fronte del Carroccio.