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19/12/2024 17:11
Dieci anni per Flavius Micu e sei anni per Radu Cosmin Bacu, i due imputati per il processo sull’omicidio di Mede. Nel delitto, avvenuto la notte del 13 dicembre di un anno in via Fratelli Magnani, vicino alla stazione, ha perso la vita il 33enne rumeno Claudio Dohla, ucciso con una coltellata alla schiena, al termine di una lite con alcuni connazionali. Il processo è stato rinviato al 23 gennaio 2025, quando potrebbe arrivare anche la sentenza.
Giovedì mattina, in tribunale a Pavia, le richieste del pubblico ministero davanti al giudice Luigi Riganti. A processo sono finiti Flavius Micu, accusato di aver inflitto la coltellata risultata mortale a Dohla, e il connazionale Radu Cosmin Baca, che secondo la Procura avrebbe avuto un ruolo nell’aggressione. La difesa ha chiesto il rito abbreviato, che dà diritto allo sconto di un terzo della pena, in caso di condanna. I legali hanno chiesto inoltre la revoca dei domiciliari per Bacu e degli arresti per Micu, che si trova ora in carcere.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini, nella sera del 13 dicembre 2023, Dohla era arrivata davanti all’abitazione di Micu, insieme ad altri due connazionali. Alla base della lite, degenerata nell’accoltellamento, la compravendita di auto in arrivo dalla Romania. Micu, titolare di una ditta che commercializzava auto usato, aveva spiegato davanti al giudice di aver venduto due macchine a Dohla, che però aveva rifiutato di farsi intestare.
Secondo l’accusa, invece, c’era un giro di affari illecito, con cui Micu forniva le vetture ad altri suoi connazionali, auto con cui si spostavano per commettere i furti in autostrada, ai danni di camion e aziende. Dalle indagini, era emerso che tutti gli indagati nella vicenda si conoscevano molto bene. Proprio le tensioni legate alla fornitura di auto per commettere le razzie sarebbe state, per la procura, alla base delle tensioni con Dohla, di cui il gruppo temeva ritorsioni.