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17/04/2025 17:42
Emergono nuovi dettagli sulla vicenda che ha scosso il calcio italiano, coinvolgendo nomi noti come Sandro Tonali e Nicolò Fagioli. Al centro dell’inchiesta ora ci sono Tommaso De Giacomo e Patrik Frizzera, considerati presunti “broker” di un sistema illecito di scommesse. La loro difesa, però, ribalta il quadro: secondo l’avvocato Vincenzo Scarano, i due non sarebbero organizzatori, ma ludopatici travolti da una dipendenza patologica dal gioco.

Davanti al gip Lidia Castellucci, il legale ha chiesto misure cautelari meno restrittive rispetto agli arresti domiciliari proposti dai pm Roberta Amadeo e Paolo Filippini, suggerendo l’obbligo di presentazione alla polizia e il divieto di accesso alle sale scommesse. Per De Giacomo, ritenuto il coordinatore del giro, la difesa ha sottolineato come le accuse non siano attuali e che l’uomo abbia intrapreso un percorso terapeutico dal 2022 per combattere la sua dipendenza, aggravata da un contesto familiare segnato dal gioco d’azzardo.

Scarano ha inoltre minimizzato le prove a carico dei suoi assistiti, definendo le conversazioni tra i calciatori coinvolti come semplici scambi tra amici, spesso ironici. Ha anche evidenziato l’assenza di elementi concreti a supporto dell'ipotesi secondo cui la presunta rete di scommesse venisse usata per coprire debiti attraverso acquisti fittizi in una gioielleria.

La decisione del giudice sulle misure cautelari è attesa nei prossimi giorni. Mentre proseguono gli interrogatori dei soci della gioielleria Elysium.