29/11/2024 17:54
Dati catastali copiati da un progetto e incollati in un altro, che però è in un altro comune. Questo il vizio di forma riscontrato dal comune nel progetto relativo al biodigestore di Stradella e che ha convinto il sindaco a scrivere alla Provincia di Pavia chiedendo di revocare la conferenza dei servizi fissata per il prossimo 4 dicembre. “Se il titolo catastale, ovvero il riferimento al sito in cui si vorrebbe costruire, è sbagliato, la discussine non può iniziare” - ragiona il sindaco Gianpiero Bellinzona. Secondo quanto emerso i dati riportati sarebbero stati presi da un progetto molto simile e molto…vicino, quello di Robecco Pavese (conferenza dei servizi mercoledì 6 dicembre), confezionato da una società in apparenza gemella alla Bmet9, la Bmet10 di Treviso. Il comune, che assieme alla vicina Portalbera e a un comitato di residenti che ha raccolto quasi 2000 firme, si è sempre detto contrario all’impianto e ha deciso di farsi supportare da uno studio legale nella vicenda, subito dopo che la società, dopo un primo rigetto della richiesta da parte della provincia, l’aveva ripresentata. Tra i punti critici, secondo il fronte del no, ci sono la distanza dalle abitazioni, problemi alla viabilità con l’aumento di mezzi pesanti e non da ultimo la provenienza delle materie organiche per far funzionare dell’impianto e permettere la produzione di gas metano.