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09/12/2024 10:18
Saranno chiamati alle urne nella primavera del 2026 i Comuni che hanno votato nel 2020. Tra questi, Vigevano e Voghera, i due Comuni più grandi della provincia di Pavia, che, causa la pandemia Covid in corso quell’anno, hanno rinnovato il consiglio comunale nell’ottobre di quattro anni fa, anziché in primavera, come era inizialmente previsto.
È quanto sancito da una circolare del ministero dell’Interno, che ha stabilito il voto per le elezioni amministrative nei Comuni coinvolti tra il 15 aprile e il 15 giugno del 2026. Tutto questo però, al netto dell’evoluzione del clima politico a Vigevano, il cui Comune rischia di essere commissariato a causa delle indagini per corruzione che hanno portato all’arresto del sindaco Andrea Ceffa, ora sospeso dalla carica.
Entro fine mese è previsto il voto sulla mozione di sfiducia presentata dalla minoranza. Qualora passasse, il consiglio comunale verrebbe automaticamente sciolto e arriverebbe il commissario prefettizio per traghettare il Comune per l’ordinaria amministrazione in vista delle nuove elezioni che, a quel punto, si potrebbero tenere anche prima del 2026. In quell’occasione saranno chiamati a rieleggere i sindaci in provincia di Pavia anche i Comuni di Miradolo, Vistarino, Vellezzo Bellini, Pieve del Cairo, Pizzale e Silvano Pietra.
La nota del Viminale stabilisce inoltre che, nella primavera del 2027, torneranno a votare invece i Comuni che hanno votato nell’ottobre di tre anni fa. Tra questi, in provincia di Pavia, i Comuni di Garlasco, Mede, Sannazzaro e Gropello Cairoli, per menzionare i centri più grandi in Lomellina, e Broni in Oltrepò.