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13/11/2025 16:01
A Pavia ammontano ad oltre 380 mila euro, solo negli ultimi quattro anni, i debiti degli inquilini delle case popolari di proprietà del Comune. Lo ha reso noto la stessa amministrazione comunale, che nei giorni scorsi ha avviato al riscossione forzata degli affitti e delle spese arretrate delegando il recupero dei crediti a una società di Padova.

Al momento risultano essere 84 gli inquilini morosi, che dovrebbero già avere ricevuto gli avvisi di accertamento e i moduli di pagamento per i canoni non saldati. L'importo complessivo da recuperare, come detto, riguarda gli anni tra il 2020 e il 2024, con un trend che appare in costante aumento: si passa infatti dai 14 mila euro non incassati nel 2020, agli oltre 200 mila dello scorso anno. L’operazione avviata dal Comune rientra in un più ampio piano per regolarizzare i conti del patrimonio dell'edilizia pubblica e per contrastare le morosità divenute ormai croniche.

L'assessore alle politiche sociali, Francesco Brendolise, nel corso di un consiglio comunale - a maggio - aveva spiegato che il "buco" sugli affitti delle case popolari superava il milione e 350mila euro al 31 dicembre 2024. Il mancato pagamento prolungato, peraltro, comporterebbe la revoca dell’alloggio per gli inquilini morosi.