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14/04/2025 18:19
Una chiamata al 118, nella notte del 16 marzo. A parlare è un uomo: “Mia madre è caduta”. Quando i soccorsi arrivano nell’appartamento di via XXV Aprile, a Cinisello Balsamo, trovano Daniela Guerrin, 68 anni, già in arresto cardiaco. In casa con lei ci sono il figlio, Gianrico Dario Ricci, 36 anni, e il marito ottantenne. La corsa alla clinica Multimedica di Sesto San Giovanni è inutile: la donna muore all’alba.
Ma quella morte, da subito, non convince. I lividi, una costola rotta, le ferite al volto. Segni troppo gravi per parlare solo di una caduta. È il medico del pronto soccorso a dare l’allarme. E la Squadra Mobile di Milano, comincia a scavare. Le indagini si concentrano su Ricci. Non è la prima volta: nel 2020 era già stato denunciato per aver aggredito la madre.
Il quadro si fa sempre più chiaro: a spingerlo sarebbe stata la rabbia per un appartamento che l’anziana aveva deciso di affittare, mentre lui lo voleva per sé. Le violenze erano andate avanti per anni, ma si erano intensificate negli ultimi mesi. L’autopsia parla di un’emorragia cerebrale e lesioni diffuse: colpi violenti, ripetuti, che le hanno provocato un arresto cardiocircolatorio fatale.
Determinanti, per bloccare il 36enne, sono state le intercettazioni. In una telefonata con la figlia, il marito della vittima dice: “Lo sai com’è tuo fratello”. Una frase che pesa come una condanna, e che potrebbe aprire un nuovo fronte investigativo. Perché ora, oltre al figlio, anche il padre potrebbe finire nel mirino della procura.
Ricci è stato arrestato venerdì mattina con l’accusa di omicidio aggravato. Nei suoi confronti pende anche la recidiva per maltrattamenti. L’uomo, tassista, era rimasto in ospedale fin dal giorno della morte della madre, ricoverato in psichiatria dopo una crisi e un Tso. Ora è in attesa dell’udienza di convalida davanti al gip del Tribunale di Monza