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20/02/2025 09:32
Quattro distinte pec, sotto forma di lettera aperta, recapitate a Regione Lombardia, alla Provincia di Pavia e al Mase ( il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica) per chiedere di vigilare sul progetto del data center di Bornasco.

L’architetto Giovanni Zuntini, a nome di un gruppo di cittadini preoccupati, lancia l’allarme: l’opera presentata avrebbe il chiaro intento di aggirare la normativa sulla procedura di VIA, ovvero la valutazione di impatto ambientale.

“Vi è un sentimento diffuso nei cittadini di Bornasco di preoccupazione relativa alle modalità con cui si sta tentando di fare autorizzare un impianto non compatibile con l’ambito prescelto e cercando di eludere le procedure previste dalla legge, nello specifico quelle di VIA e di VAS” si sottolinea nella lettera. C’è il rischio concreto che il comune vada avanti senza considerare in assoluto gli impatti del progetto sull’ambiente, scrive l’architetto Zuntini.

“Il proponente omette di indicare in modo esatto e univoco la potenza termica dei generatori in progetto e, analogamente, omette di indicare la categoria di appartenenza del Data Center in progetto. Tali indicazioni si ritengono obbligatorie in quanto, a seconda della potenza termica dei generatori che verranno installati, sarà possibile valutare la tipologia del progetto da sottoporre a Valutazione di Impatto Ambientale o a Verifica di assoggettabilità di competenza statale, regionale o provinciale”.

Per questo i cittadini di Bornasco chiedono un ruolo di supervisione all’avvocato Paola Brambilla, coordinatrice della Sottocommissione Via.