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26/08/2025 16:59
Alessia Pifferi, la donna condannata all’ergastolo in primo grado per l’omicidio volontario aggravato della figlia Diana, di soli 18 mesi, lasciata sola in casa per sei giorni nell’estate del 2022, era pienamente capace di intendere e di volere all’epoca dei fatti.
Lo dicono le conclusioni di una nuova perizia psichiatrica che la Corte d’Assise d’appello di Milano aveva disposto su richiesta della difesa, per valutare le condizioni della donna al momento dei fatti. L’incarico era stato affidato a tre esperti: lo psichiatra Giacomo Francesco Filippini, la neuropsicologa Nadia Bolognini e il neuropsichiatra infantile Stefano Benzoni.
I periti hanno individuato un disturbo legato all’infanzia, ma che non ha inciso, secondo l’analisi, sulla consapevolezza e sulla volontà della donna al momento della tragedia. Una valutazione in linea con quella già emersa nel primo processo, quando lo psichiatra Elvezio Pirfo aveva escluso qualsiasi vizio di mente. Anche la Procura generale si era opposta a una nuova perizia, ritenendola non necessaria.
L’ultimo aggiornamento su Alessia Pifferi, riguardava la sua detenzione, che dal carcere di Vigevano doveva essere trasferita a causa della chiusura della sezione femminile. In attesa delle prossime fasi del processo d’appello. Con queste conclusioni, per Pifferi si fa sempre più concreta la possibilità di una conferma dell’ergastolo, a meno che non vengano riconosciute attenuanti. Il prossimo 24 settembre gli esperti discuteranno in aula le loro relazioni, mentre il 22 ottobre la Corte potrebbe emettere la sentenza d’appello.
Parallelamente, l’11 settembre si aprirà un procedimento separato a carico della legale di Pifferi, di alcuni psicologi e di un consulente psichiatra della difesa, accusati di aver tentato di orientare gli esiti delle valutazioni psichiatriche a favore della donna.
La famiglia della piccola Diana, parte civile nel processo, ha accolto con sollievo la conferma della piena capacità di intendere e volere, in attesa della decisione finale dei giudici.