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22/01/2025 19:01
Dopo essere finita sotto i riflettori del forum internazionale sull’amianto di Roma, la vicenda dei finanziamenti (che non ci sono) per il nuovo liceo di Broni, ultimo edificio pubblico nella cittadina martire ancora costruito in questo materiale pericoloso, è tornata sul tavolo di competenza, quello della Provincia di Pavia. All’incontro con il presidente Giovanni Palli ha partecipato una delegazione composta dal sindaco di Broni Antonio Riviezzi, dal dirigente scolastico Roberto Olivieri e dal presidente dell’associazione Avani Silvio Mingrino. Nelle scorse ore l’associazione delle vittime ha diffuso un comunicato con cui ha espresso soddisfazione per l’impegno preso dalla Provincia, con Palli che si è detto convinto di riuscire a reperire i fondi entro la fine del mandato, ovvero il 2027. Riguardo la proposta avanzata di recente dallo Sportello nazionale amianto, ovvero il finanziamento della nuova scuola con un progetto pubblico privato (così da accelerare i tempi di costruzione ed eliminare il rischio), la Provincia - spiega ancora Avani - ha assicurato che chiederà un parere preventivo alla Corte dei conti, auspicando l’interessamento di un impresa pavese in tal senso. “La costruzione del nuovo liceo - ha aggiunto l’associazione - è una priorità di tutto il territorio: oltre 400 ragazzi e le loro famiglie aspettano risultati concreti a breve termine”.
Al momento è stata finanziata solo la demolizione della scuola e la successiva bonifica, in quanto inserita nel sito di interesse nazionale Fibronit, mentre il progetto della nuova scuola, già finanziato e redatto, è da rifare perché, con l’aumento degli iscritti gli spazi non bastano più: per la costruzione si stima una spesa di oltre 10 milioni di euro.