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29/05/2023 18:04
Un lunedì nero per i pendolari della Milano-Mortara-Alessandria. Dei cinque treni dell’ora di punta della mattina, con arrivo programmato a Porta Genova tra le 7 e le 8.30, due sono arrivati in orario mentre altri due sono stati cancellati e uno ha avuto un ritardo di circa mezz’ora. I due convogli “superstiti” sono stati letteralmente presi d’assalto, viaggiando stipati di persone. L’ennesima giornata difficile arriva dopo le dichiarazioni rilasciate ai nostri microfoni dall’assessore regionale Franco Lucente, il quale aveva parlato di contatti in corso con Rfi lasciando intendere che il problema principale dei disagi andava ricercato nelle difficoltà della linea ferroviaria. Affermazioni contestate dall’associazione Mi.Mo.Al., che cita i numeri forniti dalla stessa Trenord in un rapporto dello scorso novembre alla commissione regionale: risulta che per ogni ritardo causato dalla linea ferroviaria ce ne sono due imputabili ai guasti ai treni. Ancora più pesante la situazione se si considerano le cancellazioni: per ogni cancellazione imputabile a Rfi, ce ne sono statisticamente 3,5 imputabili a Trenord. Le cancellazioni di lunedì mattina, per la cronaca, sarebbero secondo le prime informazioni entrambe causate da guasti ai treni e quindi riconducibili a Trenord. Secondo dati riferiti da Mi.Mo.Al., nella sola Milano-Mortara-Alessandria nel mese di maggio (i conteggi si fermano al 24 del mese), quasi il 30% dei treni è arrivato con un ritardo superiore ai 5 minuti. I disagi imputabili a Trenord sarebbero quasi il doppio di quelli riconducibili a Rfi. Molto peggiore il dato delle cancellazioni: 2 a causa di Rfi e 30 a causa di Trenord. L’associazione, inoltre, fa notare come la Lomellina si rimasta ancora una volta a secco di treni nuovi, finiti nell’ultimo caso sulla Milano-Pavia-Stradella e sulla Pavia-Codogno-Cremona e aspetta al varco il nuovo contratto di programma tra ministero e Rfi per quanto riguarda il completamento del raddoppio ferroviario della Milano-Mortara-Alessandria: servono oltre 300 milioni di finanziamento e Mi.Mo.Al. fa notare come la cifra corrisponda al 2,5% di quella preventivata per il ponte sullo Stretto di Messina.