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06/11/2025 22:47
Il progetto di rigenerazione urbana di Piazzale Loreto, nella zona est di Milano, è ormai sospeso in un limbo da cui sembra non uscire. Ancora nessuna novità dopo il blocco del progetto che prometteva di trasformare l’incrocio in una grande piazza pubblica con più verde, nuovi spazi pedonali, tetti giardino e una riduzione significativa della superficie destinata alle auto.
I motivi dello stop sono di natura tecnica e amministrativa. Come spiegato dal sindaco Giuseppe Sala, dopo il terremoto dell’urbanistica scoppiato a luglio, il Comune ha preferito cautelarsi. “Serve un piano attuativo specifico e forse è obbligatorio un passaggio formale in più”, questa la linea del primo cittadino, che ha chiesto a Nhood, l’azienda titolare del progetto di riqualificazione, maggiore attenzione alla sostenibilità, in particolare sul tema delle isole di calore, e alla sicurezza.
Il piano messo in atto da Nhood era però arrivato nelle fasi finali, dopo anni di iter amministrativi, confronti con cittadini ed enti e lavori preparatori sotterrane. Dalla parte dei progettisti è dunque arrivata una posizione ferma: disponibilità a integrare e migliorare, ma senza rimettere in discussione le condizioni fissate dal bando. Il team ha rivendicato che l’impianto è già orientato alla sostenibilità, prevedendo più suolo permeabile, 170 nuovi alberi in piazza, giardini accessibili sulle coperture, pavimentazioni chiare e un sistema di monitoraggio ambientale ad alto standard.
Serve quindi trovare un punto di equilibrio tra la rivisitazione del progetto e il rispetto di una gara internazionale già conclusa. I lavori non partiranno prima delle Olimpiadi del 2026, ma le parti lasciano intendere ottimismo: l’obiettivo è evitare lo scontro e trasformare Piazzale Loreto in un modello per altre piazze complesse della città.